Castel dell’Ovo

Castel dell’Ovo: costruito su un isolotto, è uno dei castelli più antichi di Napoli e prende il nome dalla leggenda che vuole che Virgilio abbia posto nei suoi sotterranei un uovo la cui rottura poteva causare una serie di sciagure per la città.
Dalle terrazze del Castello si gode una magnifica vista sull’intero golfo, mentre alle spalle si può ammirare l’intera città di Napoli.

 

Castel dell'Ovo
Castel dell’Ovo

 

La storia della fortezza comincia nel I secolo a.C., quando Lucio Licinio Lucullo, generale romano, acquisì un vasto possedimento terriero per edificarvi la sua villa, ricca di sfarzi e giardini bellissimi. Verso il V secolo d.C., in periodo poco felice per l’Impero Romano d’Occidente, fu fortificata dall’allora imperatore Valentiniano III e, nel 476, ospitò Romolo Augusto, considerato l’ultimo imperatore, dopo la sua deposizione. Alla sua morte si insediarono alcuni monaci basiliani che, nel VII secolo adottarono la regola benedettina.

Poi, in periodo ducale, vi fu costruito un fortilizio, e nel XII secolo vi si stabilirono i Normanni, che fecero ampliare e rinforzare la fortificazione. Un ulteriore rafforzamento fu realizzato dagli Svevi. L’aspetto attuale del Castel dell’Ovo è quello determinato dalla ristrutturazione operata nell’epoca vicereale, dopo i danni subiti nell’assedio del 1503. Ammodernamenti e ristrutturazioni andarono avanti anche nei secoli successivi e con i Borbone che fortificarono ancora di più il castello e aggiunsero due ponti levatoi.

Dal XVIII secolo in poi l’edificio perse il titolo di residenza e fabbrica reale, rimanendo utilizzato solo come prigione e avamposto militare, dal quale gli spagnoli bombardarono la città durante la rivolta di Masaniello.
Nei tempi moderni l’edificio rimase in stato di abbandono fino al 1975, anno in cui iniziarono i restauri per rimetterlo in sesto.

 

Castel dell’Ovo oggi

Oggi il Castello è adibito a convegni e cerimonie d’alto livello, ma anche gli interni e gli esterni sono comunque visitabili.

Si possono visitare i resti della Chiesa di San Salvatore, una sala gotica stupenda, una loggia ogivale del ‘300 trasformata 500 anni dopo in cappella, la Sala delle Colonne, i resti di un loggiato risalente al ‘400, le celle dei monaci, il denominato “carcere della regina Giovanna”, e infine il terrazzo panoramico, con i cannoni spagnoli che sono rivolti verso la città.

Gli orari di visita sono:

– dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 18.00
– la domenica e i giorni festivi dalle 9.00 alle 13.00

L’accesso al castello è gratuito.

 

Castel dell'Ovo
Castel dell’Ovo

Castel dell'Ovo, terrazzo panoramico con i cannoni
Castel dell’Ovo, terrazzo panoramico con i cannoni

La leggenda del nome

La leggenda vede protagonista niente di meno che Virgilio, il poeta latino, che avrebbe nascosto dentro una gabbia un uovo magico, inserito in una caraffa di vetro e riempita con acqua. Tale struttura sarebbe stata appesa a una trave di quercia molto pesante per poi venir sistemata in una camera che si troverebbe nei sotterranei del castello.

Ma l’uovo a oggi non è stato ancora ritrovato e si spera anche che questo non venga mai rinvenuto, visto che su quell’uovo ci sarebbe un sortilegio, il quale recita: “Quell’ovo pendevano tutti li facti e la fortuna dil Castel Marino”

In tempi successivi a questa frase, le persone iniziarono a credere che fin quando l’uovo non si fosse rotto, sia il castello che la città avrebbero ricevuto protezione dalle calamità naturali e umane.

 

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