Zucchine alla scapece

Le zucchine alla scapece sono uno dei tanti contorni tipicamente campani.

Si tratta di una ricetta molto veloce da preparare, ideale come accompagnamento sia per piatti a base di pesce che di carne, ma sono ottime anche come antipasto, accompagnate con del pane.

Solitamente si servono fredde, per cui è possibile cucinarle anche in largo anticipo.

 

Zucchine alla scapece
Zucchine alla scapece

 

Il termine scapece deriva dallo spagnolo escabeche ed indica una modalità di preparazione di un piatto che può essere bollito o fritto, ma che viene sempre marinato con l’aceto.

Il nome a scapece o alla scapece probabilmente viene fatto risalire al tempo della dominazione spagnola, al termine escabeche che significa inzuppare. Le zucchine fritte infatti vengono tuffate ancora calde in un’emulsione di olio, aceto di vino, prezzemolo e aglio.

Questo piatto è un ottimo contorno diventato famoso per essere citato in un film di Totò “Un turco napoletano” in cui Enzo Turco elenca una serie di piatti che non piacciono allo sposo tra cui appunto le zucchine alla scapece, dette anche in dialetto napoletano: “cocozzielli a scapece.”

 

Le zucchine alla scapece sono uno dei piatti che hanno fatto la storia della cucina campana.

Il processo di marinatura a cui sono sottoposte le rende perfette nelle calde giornate estive condite con menta fresca.  (Molto famose sono le zucchine alla scapece di Cannavacciuolo)

Chef napoletano Antonino Cannavacciuolo. 

 

 

 

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