I friarielli napoletani sono una verdura molto utilizzata nella cucina tipica di Napoli.
L’origine del loro nome deriva dal verbo del dialetto napoletano “friere” (friggere), poiché il modo migliore per preparare questa verdura è appunto la cottura in padella.
L’origine dei friarielli risale alle tradizioni popolane di Napoli, una pietanza povera che riempiva i piatti delle famiglie più povere della città, le cui scarse risorse economiche impedivano l’acquisto di cibi più dispendiosi. Infatti i cuochi delle famiglie ricche ritenevano, infatti, che le cimette delle rape fossero spazzatura e quindi le gettavano via.
Friarielli: cosa sono
I friarielli sono l’infiorescenza delle cime di rapa.
Hanno un sapore amarognolo e deciso; sono ricchi di come magnesio e potassio, di vitamine del gruppo A e C, di fibre e soprattutto di calcio.
Vengono coltivati principalmente nelle zone interne della regione Campania, soprattutto nei comuni di Acerra, Cardito ed Afragola, in provincia di Napoli.
Sono coltivati tutto l’anno anche se quelli migliori si trovano in commercio dal tardo autunno al principio della primavera; dei friarielli si consumano le foglie più tenere.
Come prepararli
I friarielli napoletani vengono soprattutto mangiati come contorno, accompagnando I piatti a base di carne, si pensi al tradizionale accostamento napoletano salsiccia e friarielli; ma vengono impiegati anche per condire alcune pizze oppure per farcire focacce e panini.
Come si preparano i friarielli? La loro preparazione è molto semplice.
Si inizia pulendo questa verdura eliminando le foglie dure ed i gambi e poi lavarli accuratamente in acqua fredda.
Versare l’olio in padella con il peperoncino e rosolare uno spicchio d’aglio. Dopo versare i friarielli in padella con un pò di sale e coprire con coperchio.
Cuocere a fuoco medio.
Non appena i friarielli saranno ammorbiditi, eliminare il coperchio e continuare la cottura per altri 5 minuti all’incirca lasciando asciugare l’acqua.